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ARCHIVIO Shibayama

La tecnica d’intarsio conosciuta con il nome di Shibayama ha inizio all’epoca dell’undicesimo Shogun, Tokugawa Ienari (1773-1841).
La forma d’arte intarsiata conosciuta come Shibayama prende il nome dalla zona di Shibayama della prefettura Chiba di oggi, città natale di Onoki Senzo, un costruttore che ha vissuto durante l’epoca An’ei (1772-1781).
Il suo stile è diventato così popolare che le opere eseguite con questa tecnica di intarsio prendono il nome di Shibayama, successivamente adottato come suo cognome.
Shibayama si distingue in quanto i pezzi d’intarsio intagliati oltre ad essere incastrati nel materiale sporgono in alto rilievo sopra la superficie dei vasi, dei koro / incensieri, dei paraventi, dei kodansu, degli inro o dei piatti finemente decorati.
Infatti, la parola Shibayama può anche essere usata per riferirsi in modo specifico a questo tipico intarsio.
Il nome Shibayama fu prima adottato dal fondatore della tradizione, Onoki Senzo, poi Shibayama Senzo e i suoi discendenti, nonché da discepoli degni.
Opere di tali maestri come Muneichi, Muneaki, Masahisa,
Yasunobu, Yasumasa, Soichi, Naoyuki
e Dosho, hanno attirato grande attenzione nelle esposizioni e mostre
internazionali. Grazie a loro e a pochi altri grandi maestri artigiani, il nome Shibayama è diventato ampiamente conosciuto a livello internazionale.