ll Drago Asiatico chiamato anche: Imoogi è caratterizzato dal corpo lungo serpentiforme, ricoperto da peluria e da squame, senza ali ma comunque capace di volare – anche se si dice che questi draghi possano farsi crescere le ali se vivono abbastanza a lungo. Ha il muso da coccodrillo, il corpo da serpente, la criniera e gli artigli da leone; tipicamente possiede sul muso dei lunghi baffi filiformi e una cresta che lo percorre in tutta la sua lunghezza, lungo la schiena. Le sue corna sono simili a quelle dei cervi, e ricoperte da una finissima peluria. È considerato un essere positivo e di grande saggezza, tanto che il trono dell’imperatore cinese era detto il “Trono del Drago”, e la sua faccia il “Volto del Drago”. Le credenze cinesi affermano anche che alla morte l’imperatore volasse in cielo sotto forma di drago, e che quando un drago si alza in volo la pressione delle zampe sulle nuvole provoca la pioggia. Infatti il re-drago cinese Lung Wang è considerato colui che provoca la pioggia. Nell’antica era Nordica (800-1300 d.C.) il drago orientale era divenuto una vera e propria divinità.
Secondo la mitologia le uova di drago, di forma sferica, si schiudevano dopo tremila anni, e alla nascita il drago raggiungeva subito le sue dimensioni adulte. Ogni elemento della natura possedeva un suo drago: il drago delle acque faceva piovere sulle piantagioni e il drago d’oro proteggeva i tesori celesti. I draghi orientali avevano anche una particolarità, le dita; infatti i draghi normali avevano quattro dita, mentre quelli imperiali ne possedevano cinque inoltre la differenza nel numero di artigli permette di riconoscere il ryu giapponese, che di dita ne ha 3. I draghi imperiali (detti anche celesti) accompagnavano gli imperatori defunti fino a un grande palazzo, che si trovava al di sopra delle nuvole, non visibile ai mortali. Secondo gli storici la leggenda dei draghi orientali nacque da un imperatore che viveva alle origini del mondo. Come simbolo aveva un serpente; ogni volta che vinceva una guerra contro una regione vicina aggiungeva un pezzo del simbolo di quella regione: le corna, le zampe di tigre, i baffi di carpa, ecc. Questo drago porta con sé una perla luminosa nella quale si dice risiedano tutti i suoi poteri, come la capacità di volare, di cambiare dimensioni a piacimento e di comunicare con gli esseri umani, con una voce simile al tintinnio dei campanelli.