Suzuribako, con gli angoli smussati, decorato in lacca oro taka-makie e hira-makie, con l’uso di scaglie di madreperla in differenti nuances su fondo in lacca nera nashiji raffigurante una coppia di pavoni in una scena naturalistica.

Nonostante i pavoni non siano legati ad uno specifico significato simbolico, occupano un posto particolare nell’arte giapponese principalmente perchè, oltre ad essere animali eleganti e graziosi, grazie anche al loro piumaggio sontuoso, sono simbolo di bellezza e nobiltà.

All’interno della scatola, la scena si trasforma in un momento di profonda contemplazione. Il monaco buddista è seduto su una roccia in meditazione, con una postura serena e un fiore di loto nella mano destra. Il monaco, seduto sotto una pianta di crisantemo, con colline rialzate sullo sfondo e una cascata alla base, trova armonia con la natura circostante.

Il versatoio dell’acqua, suiteki, è in bronzo shakudo dorato cesellato e incastonato all’interno del contenitore in lacca nashiji.

Al loro interno è comune trovare una pietra da inchiostro, utilizzata per preparare l’inchiostro liquido a partire dagli inchiostri solidi (sumi) e il versatoio, che consente di controllare la quantità di acqua utilizzata per preparare l’inchiostro.

Le scatole da scrittura, suzuri-bako o “scatole per l’inchiostro”, sono principalmente concepite per la loro funzione pratica di contenere gli strumenti da scrittura. Tuttavia, spesso queste scatole si distinguono anche come straordinari esempi di opere d’arte.

Provenienza: Giappone

Periodo: Edo XVIII-XIX sec.

Dimensioni: 25,5 x 23,5 x 5 cm.

Stato di conservazione: Molto Buono

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